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Come evitare la truffa delle auto “schilometrate”

La truffa del contachilometri alterato produce un volume d’affari di circa 400 milioni di euro annui. Ci svela i retroscena di questo proficuo mercato illegale un venditore di auto usate, Alfredo Bellucci, nel suo libro dal titolo spiritoso ed allusivo “Non prendermi per il chilometro”, pubblicato dalla casa editrice Apice Libri. L’autore, inoltre, offre agli aspiranti acquirenti anche alcuni suggerimenti utili per evitare la truffa delle auto “schilometrate”.

Alfredo Bellucci con ironia e acutezza, nel suo testo “Non prendermi per il chilometro”, composto da 125 pagine, ci mette a parte di tutti i dettagli relativi alla cosiddetta truffa delle automobili schilometrate, ovvero quelle a cui viene alterato il contachilometri per aumentarne il valore sul mercato. L’uomo che dal 2003 lavora ne settore delle macchine usate ha avuto il coraggio di denunciare senza reticenze il giro d’affari che ruota introno agli autoveicoli schilometrati.

Questo mercato illegale, ci spiega Bellucci, coinvolge sostanzialmente due soggetti: da una parte le aziende che effettuano la manomissione del contachilometri (anche se ufficialmente si occupano della riparazione dello strumento che misura le distanze percorse dagli autoveicoli) e il rivenditore di auto usate che piazzerà il veicolo modificato ai malcapitati acquirenti. Entrambi, grazie a questo espediente, riescono ad ottenere guadagni considerevoli.

D’altra parte, come rileva Bellucci, malgrado il web pulluli di ditte che si occupano di riparazione di contachilometri, questo strumento difficilmente si rompe e, qualora accada, l’unica soluzione è sostituirlo. Chi possiede un macchinario in grado di reimpostare i dati del contachilometri può, ovviamente, anche manometterlo. Si tratta, dunque, di una vera e propria anomalia, su cui sarebbe il caso che le autorità competenti indagassero.

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5 consigli per evitare la truffa delle auto schilometrate

1) Selezionare accuratamente gli annunci online. Non sempre un prezzo basso è sinonimo di affare, soprattutto se chi pubblica l’annuncio occulta il numero di targa dell’auto. Potrebbe trattarsi, infatti, di un escamotage per evitare che l’acquirente effettui indagini sul veicolo che intende acquistare.

2) Non innamorarsi dell’aspetto estetico delle automobili. Malgrado il veicolo esteriormente si presenti bene, infatti, non è detto che non nasconda difetti significativi. Lasciarsi sedurre dall’aspetto, d’altronde, rischia di abbassare le difese dell’acquirente che, in tal mondo, si lascerà più facilmente convincere dal venditore.

3) Indagare sui precedenti proprietari. Prima di effettuare l’acquisto è importante consultare il pubblico registro automobilistico (Pra) al fine di scoprire quanti proprietari ha avuto il mezzo e il valore delle singole transazioni.

4) Indagare sulla manutenzione. Ricostruire l’esatta cronologia della manutenzione del veicolo potrebbe essere utile per capire qual è il suo reale chilometraggio. Tuttavia è bene non fidarsi del libretto di manutenzione, in quanto anch’esso potrebbe essere stato manomesso. L’ideale sarebbe visionare una cronologia scritta della manutenzione, fornita dall’ex proprietario, in cui siano presenti i riferimenti alle autofficine che l’hanno effettuata.

5) Fare tante domande. È importante non farsi prendere dalla timidezza, ma porre quante più domande possibili al venditore e richiedere di visionare tutti i documenti relativi al veicolo.

In generale Bellucci suggerisce agli acquirenti di assumere un atteggiamento di diffidenza nei confronti dei rivenditori, in quanto, a suo dire, in questa categoria le persone oneste costituiscono una esigua minoranza. Coloro che desiderano ottenere ulteriori informazioni, possono contattare Bellucci sul sito www.nonprendermiperilchilometro.it.

fonte:dazeroa100.com

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