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E’ bellissimo essere zia! (o zio)

Ecco perché essere uno zio o una zia è lo status parentale più bello, che comporta maggiore leggerezza e molti piaceri.

Il bello di essere zia/zio
Essere zio o zia è sicuramente lo status parentale che comporta maggiore leggerezza. I nonni vengono considerati a volte dei vice genitori, con il compito di accudire ma anche sgridare i bambini quando la madre e il padre non ci sono. Lo zio o la zia – sorella o fratello di mamma o papà – sono invece liberi di coltivare con i nipoti un rapporto molto amichevole e di complicità.

Non immaginatevi quindi una zia Gertrude con il naso adunco e il mento volitivo, ma una zia o uno zio spesso giovane, che con il tempo diventerà un supporto insostituibile per vostro figlio. Pensateci bene: essere zii comporta molti piaceri.

Il primo e il più importante di tutti è che con vostro nipote potrete coltivare con grande gioia il “fanciullino che c’è in voi”: potrete tornare bambini, vestirvi da Mio Miny Pony, giocare alle costruzioni e nessuno vi dirà nulla perché è esattamente ciò che ci si aspetta da voi! Gli zii infatti nella ricetta di famiglia rappresentano l’aroma di limone: mamma e papà sono la farina e le uova – senza le quali un piatto non potrebbe nemmeno considerarsi completo – mentre gli zii costituiscono quel tocco in più, quel pizzico di gioia e quel profumo che solo la scorza del limone grattugiata può dare. E se non c’è si sente.

Le regole dello zio

Perché è bello essere zii?
Oltre appunto a tornare indietro nel tempo – e questo già da sé può essere un lifting istantaneo senza aver bisogno di creme antirughe – ci sono tantissimi motivi. Eccone alcuni:

L’amore non è certamente minore rispetto a quello di mamma e papà. La prima volta che si conosce il proprio nipote – ma anche le volte successive – si sente il cuore scoppiare di gioia perché si è trovato un altro motivo per saltare di gioia.
I vostri nipoti vi considereranno i loro eroi. Mentre mamma e papà devono comunque esercitare la loro autorevolezza, per gli zii c’è meno pressione. Potrete portare i vostri nipoti al luna park, al parco giochi, sulle montagne russe: quando ci siete voi, insomma, ci si diverte.
Potrete far conoscere ai vostri nipoti i loro genitori prima che diventassero mamma e papà. I bambini per molto tempo non considerano la madre e il padre come qualcosa di diverso. Non riescono a pensare o a immaginare come fosse la loro vita prima di formare la vostra famiglia, quando magari non si conoscevano. Gli zii hanno questo compito: raccontare storie ed aneddoti – a volte anche un pochino imbarazzanti – su di loro.
Chi può aiutarci (e come) quando diventiamo mamme

Sarete fieri dei progressi dei vostri nipoti come se fossero figli vostri: mostrerete con uno sguardo da ebete tutte le foto sul cellulare e quando i pargoli cominceranno a camminare, lo urlerete anche al fruttivendolo.
Quando vi chiameranno zii per la prima volta, saprete che la parola “gioia” finalmente vi appartiene veramente, non soltanto perché l’Inter ha vinto la Champions o con i saldi avete comprato 12 paia di scarpe.
Quando vi chiederanno di andare più forte sull’altalena, sentirete il cuore straripante di orgoglio per avere un nipotino coraggioso.

Quando li andate a trovare e vi corrono incontro con un sorriso larghissimo e le braccia aperte, sapete che non potrete andarvene più via.
Che sia l’ora del thè con gli orsacchiotti o della costruzione di un ponte con i Lego, non importa: i vostri nipoti vi aspetteranno con pazienza fino a che non arriverete.
Quando fanno un disegno e nel disegno ci scrivono “zia ti voglio bene”, in quel momento farete finta di dover andare in bagno per asciugarvi le lacrime di commozione.
Quando protenderanno le braccia verso di voi perché sanno che li potete proteggere da ciò che fa loro paura.
Non siete né la mamma o il papà né gli amici: una combinazione perfetta! 12. Potrete fare loro dei regali solo per il gusto di vederli sorridere.

fonte:www.pianetamamma.it

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