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Respirare, 5 modi per imparare a farlo nel modo migliore

Prendiamo più di 20mila respiri al giorno, inconsapevolmente. Non lo abbiamo imparato su nessun libro di scuola, i nostri polmoni sanno già da soli come fare. Ma noi possiamo avere un ruolo importante nel rendergli il compito più facile. Ad esempio, possiamo imparare a “pulire” l’aria che circola nella nostra casa oppure a tenere sotto controllo quella esterna. Conoscere il nostro respiro può aiutarci, poi, a rispondere ad alcune domande e a non farci prendere dal panico se sentiamo che qualcosa non va. Ci manca l’aria e siamo nel periodo della menopausa? Tutto nella norma.

Il sito Health.com ha stilato una piccola guida per imparare a respirare meglio.

1. Fai respirare la tua casa

L’aria che respiriamo dentro casa può essere dannosa tanto quella che respiriamo fuori. Per pulirla non basta aprire le finestre, anche se è consigliato spalancarle ogni mattina per permettere il ricambio. Se la nostra casa è stata costruita prima del 2000 e non è dotata di un sistema di filtraggio dell’aria, potremmo considerare di installarlo. Per non avere problemi di respirazione, poi, dobbiamo effettuare spesso vari controlli. Prima di tutto, dobbiamo assicurarci che il livello di umidità non superi una certa soglia: secondo gli esperti, bisogna rimanere sotto il 60% d’estate e tra il 25% e il 40% d’inverno. Si può comprare uno strumento per misurarla da soli. Se, invece, l’aria è troppo secca, meglio acquistare un umidificatore. Ogni due anni dovremmo fare un controllo del livello di radon nell’aria che respiriamo a casa. Si tratta di un gas inodore, si trova in una abitazione ogni 15 negli Stati Uniti e può essere responsabile del cancro ai polmoni.

2. Se l’aria è inquinata, fai del tuo meglio per evitarla

L’inquinamento è il peggior nemico per i nostri polmoni: le particelle riescono a penetrare dentro e causano problemi di respirazione fino ad arrivare a generare anche il cancro. Ma non dobbiamo farci scoraggiare dai dati preoccupati che leggiamo o ascoltiamo alla tv. Per difenderci possiamo adottare alcune sane abitudini. Prima di andare a correre, ad esempio, possiamo consultare l’indice di inquinamento atmosferico giornaliero nella nostra zona. Se è troppo alto quel giorno, meglio non andare ad allenarsi fuori. Se siamo troppo pigri e preferiamo sempre spostarci in macchina, evitiamo di lasciarla ferma ma in moto perché rischia di essere ancora più inquinante. Se rimaniamo fermi per più di 10 secondi, spegniamola.

3. Fai attività fisica

Ormai lo sappiamo: fare esercizio fisico aiuta il nostro corpo sotto vari punti di vista. Se allenarci non aumenta le capacità dei nostri polmoni, può contribuire a rafforzare i muscoli cardiaci in modo che il cuore riesca più facilmente a pompare sangue ossigenato attraverso il nostro corpo. “In questo modo i polmoni non sono costretti a lavorare troppo”, spiega Doreen Addrizzo-Harris, professore di pneumologia al NYU Medical Center. Insomma, più ci alleniamo, meno ci sentiremo affaticati e senza aria. Un altro motivo per cui l’attività fisica ci aiuta a respirare consiste nel fatto che con gli esercizi combattiamo i grassi, “alleati” dell’asma. “L’eccesso di grassi è associato all’aumento del rischio di obesità. I polmoni ne risentono perché si affaticano e cadono più facilmente preda dell’asma”, spiega Neil Schachter, pneumologo della Icahn School of Medicine di New York. Per vedere i risultati dell’allenamento sul nostro respiro bisogna essere pazienti: dobbiamo essere costanti e fare esercizi per almeno 20-30 minuti quasi tutti i giorni della settimana. E se si soffre già di asma, l’allenamento può essere meno intensivo, ma i risultati saranno lo stesso evidenti: secondo uno studio, gli adulti asmatici che sono soliti camminare per 20-30 minuti almeno tre volte a settimana vedono indebolirsi i loro sintomi.

4. Se sei donna, ecco perché (a volte) non riesci a respirare bene

Può capitare di non riuscire a respirare bene, soprattutto in alcuni periodi. Ad esempio, prima del ciclo mestruale, più del 40% delle donne che soffrono di asma ammette di sentire peggiorare i propri sintomi. Probabilmente questo è dovuto al fatto che, durante questo periodo, il livello di estrogeni sale e attiva una risposta infiammatoria nel corpo della donna. Ma il fiato corto si può avvertire anche in gravidanza, esattamente nelle prime settimane. Questa sensazione si deve sempre all’aumento degli estrogeni, che agiscono e fluttuano anche nel periodo che precede la menopausa, esponendo le donne al rischio di ammalarsi di asma.

5. Per aiutare i tuoi polmoni, mangia in modo intelligente

Una dieta anti-infiammatoria è quello che ci vuole contro le infiammazioni che possono colpire le nostre vie respiratorie e contro l’asma. Se, insomma, ci sentiamo affaticati o sentiamo che qualcosa nel nostro respiro non va, ecco i cibi che possiamo mangiare, secondo la dottoressa Melissa Young della Cleveland Clinic.
Frutta e verdura: è ricca di antiossidanti e aiuta a riparare i danni creati dall’inquinamento
Vino bianco: anche in questo caso, gli antiossidanti contribuiscono alla salute dei polmoni
Olio d’oliva: contiene uno speciale tipo di vitamina E che contribuisce a migliorare la salute dei polmoni
Caffé: la caffeina apre le vie respiratorie
Salsa di pomodoro: il licopene, un antiossidante che si trova soprattutto nei pomodori, diminuisce il senso di affaticamento e attenua i sintomi dell’asma.

fonte:www.huffingtonpost.it

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