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I 7 Chakra: il loro equilibrio determina la nostra armonia

Esistono moltissimi stereotipi e luoghi comuni che riguardano lo yoga.
Mi ricordo di una notte di prove per “la prima” di uno spettacolo nel villaggio turistico dove lavoravo.
Io dovevo cantare in playback la canzone “Adagio” di Lara Fabian.
Ormai erano le quattro del mattino e la mia interpretazione non convinceva affatto il responsabile dell’area intrattenimento che si stava visibilmente spazientendo.
Ad un certo punto sbottò: “Chiudi questi cavolo di chakra e fammi vedere la disperazione, della tua armonia in questo momento non so che farmene!”
Il cazziatone servì e la sera dello spettacolo quel responsabile si complimentò con me, ma da quella notte, per tutta la stagione fui soprannominata “Chiara Chakra”.
Ma cosa sono esattamente questi chakra?

I-Chakra_1

La complessa sinfonia del corpo e dei pensieri è guidata da un sistema di ghiandole endocrine (gonadi, timo, surrenali, pancreas, tiroide, ipofisi, ecc.) che secernono ormoni, i quali hanno un profondo effetto su tutte le funzioni fisiche e psichiche e che vedono le emozioni, veicoli dei desideri, in stretta relazione con il loro funzionamento.
La ghiandola più misteriosa è la pineale (epifisi) a cui i filosofi del passato avevano attribuito la sede dell’anima e il controllo del pensiero.
I chakra (letteralmente “ruota”, che ha la funzione di regolare) sono centri simbolici del corpo umano situati sulla colonna vertebrale e associati ai gangli nervosi: possiamo considerarli come sottostazioni mentali che agiscono come valvole energetiche e la cui funzione è correlata alle ghiandole endocrine.
Ogni emozione è associata alla produzione di un ormone, così come ogni chakra è associato ad un complesso di tendenze mentali: uno squilibrio a livello di un chakra determina uno squilibrio di energia nei determinati organi associati.
Il corpo fisico e quello sottile (emozioni, pensieri, percezioni, stati si coscienza) formano un insieme collegato a livello dei chakra, quindi agendo sul corpo fisico si produrrà un effetto su quello sottile e viceversa.
I chakra sono raffigurati simbolicamente come un fiore di loto che, benché nasca da acque stagnanti, dà origine ad un fiore candido, simbolo di purezza.
Nella simbologia indiana le acque stagnati rappresentano il caos primordiale e il loto, che da esse sorge, rappresenta l’elevazione spirituale.
Ogni “loto-chakra” ha un numero preciso di petali, una forma geometrica, un mantra specifico (suono) ed è associato ad un elemento e ad un colore.
Esistono sette chakra principali o primari, tutti situati lungo la colonna vertebrale.

chakra

Il cammino di apertura dei vari chakra è descritto in modo simbolico da tutte le culture perché appartiene al genere umano e ne costituisce l’aspirazione più profonda.
Ogni chakra rappresenta anche una prospettiva per rapportarsi alla vita, una finestra aperta che ci collega ad altre dimensioni. Tutti e sette pulsano e attivano la nostra vitalità, ci incitano a partecipare pienamente alla vita.
Osservando le chiese antiche, si può capire che l’attivazione dei chakra era una pratica comune che avveniva attraverso il rosone. Il rosone è un apertura circolare posta generalmente al centro della facciata principale dell’edificio e chiuso da vetri colorati, attraverso i quali la luce filtra e scende sui fedeli. La luce che viene irraggiata attraverso il vetro colorato acquista la capacità di agire sulla componente spirituale dell’uomo e, a seconda del numero dei raggi del rosone, si può capire a quale chakra è dedicata la chiesa.

rosone

I chakra si evolvono dal basso verso l’altro, seguendo la nostra età cronologica.
Talvolta è necessario che la fase del chakra successivo abbia inizio, perché venga completata quella del precedente, per questo è possibile una sovrapposizione tra lo sviluppo di un chakra e quello successivo.
Naturalmente esistono anche delle variazioni da persona a persona, discrepanza che si allarga nei chakra superiori.
Il primo ciclo completo di sviluppo dei chakra richiede circa 20 anni e il ciclo riprende nuovamente, ad un livello più complesso, quando il giovane lascia la casa e inizia la sua vita adulta.
Ho letto moltissimi libri sui chakra e continuo a studiarli perché sono parte integrante dello yoga: questo viaggio affascinante all’interno di se stessi.
Questo viaggio passa attraverso le molte dimensioni del nostro sé, tessendo passato, presente e futuro in un intricato tessuto di comprensione.
Questo viaggio ci conduce verso una trasformazione della coscienza, attraverso il Ponte dell’Arcobaleno, collegando spirito e materia, Cielo e Terra, mente e corpo.
Via via é meraviglioso scoprire che, trasformando noi stessi, trasformiamo il mondo.

ponte-arcobaleno

É un viaggio ricco di colori, come è ricca di colori la vita.
I sette colori dell’arcobaleno costituiscono un’alternativa alla nostra consapevolezza binaria in bianco e nero e ci offrono un mondo di possibilità.
Il Ponte dell’Arcobaleno esprime la diversità della luce via via che essa procede dalla fonte alla sua manifestazione.
I suoi sette colori rappresentano sette modalità vibratorie dell’esistenza umana, correlate ai sette chakra.
La filosofia yoga ci insegna che la dea serpente Kundalini rappresenta la forza vitale evolutiva all’interno di ciascuno. Essa si desta dal suo sonno nella terra per procedere danzando verso ciascun chakra, ripristinando l’arcobaleno come un ponte metafisico tra la materia e la coscienza.
Attraverso questa danza di trasformazione l’arcobaleno diventa l’asse centrale del mondo, che scorre verticale attraverso il centro di ciascuno di noi.
Nel nostro viaggio lungo la vita, i chakra sono le ruote disposte lungo questo asse, che conducono il veicolo del Sè lungo la nostra ricerca evolutiva.
Dal punto di vista mitologico l’arcobaleno è sempre stato un segno di speranza, un collegamento tra il Cielo e la Terra, un segno di armonia e di pace.
Un tempo si credeva che le divinità, gli spiriti e i mortali attraversassero le sue fasce di colore sia durante che dopo la vita, proteggendo l’invisibilità del Cielo e della Terra.

L’attraversamento dei chakra è un processo alchemico di crescente affinamento, che unifica luce e ombra, maschile femminile, spirito e materia nel crogiolo del corpo e della psiche.
“L’incanto sarà godersi un po’ la strada… Partire per ricominciare…E per quanta strada ancora c’è da fare amerai il finale” (Cesare Cremonini)

Chiara Benini
Bibliografia
“Le acque per i chakra”, Giovanna Tolio, Tecniche Nuove Edizioni
“Il libro dei chakra”, Anodea Judith, Neri Pozza Editore
“Lo yoga dei bambini”, Didi A’nanda Paramita, Edizioni La Meridiana

fonte:www.eticamente.net

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