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L’oligoterapia come via naturale per la salute

L’oligoterapia è una terapia che prende il suo nome dal termine greco oligos, che significa poco. Essa si basa sull’utilizzo di oligoelementi ovvero “elementi traccia”, sostanze semplici ma indispensabili agli organismi sia vegetali che animali.

Questi elementi vengono definiti traccia perché nell’organismo umano si trovano in una percentuale infinitesimale ma svolgono delle funzioni fondamentali per il nostro organismo, partecipando alla strutturazione di organi e tessuti o agendo da co-enzimi attivitatori di importanti reazioni biochimiche.

STORIA DELL’OLIGOTERAPIA

L’oligoterapia viene conosciuta in Europa intorno agli anni ’30 del ‘900 grazie al medico francese Jacques Menetrier che a sua volta aveva ripreso degli studi di Bertrand (1890) il quale fu il primo a scoprire il ruolo enzimatico di questi nutrienti.

Bertrand comprende che gli “elementi traccia” interagiscono con numerose funzioni vitali, a differenza di altri elementi, detti “macro elementi” come l’ossigeno, l’idrogeno, l’azoto e il carbonio e a differenza anche dei sali minerali come il calcio, il potassio, il fosforo, il magnesio e il cloro. Bertrand dichiarò che “L’organismo appare come una sorta di oligarchia nella quale enormi masse di elementi passivi sono dominati da un piccolo numero di elementi catalizzatori”.

Fu grazie alla collaborazione con altri studiosi che Bertand intuì la funzione catalizzatrice di questi elementi, in pratica con la loro solo presenza o con una loro minima azione riescono a facilitare, ad accelerare o addirittura a provocare una determinata reazione.

Jacques Ménétrier considerato il padre di questa disciplina, nel 1930 identificò 4 terreni organici associati ad alcuni oligoelementi, che definì diatesi.

OLIGOTERAPIA E DIATESI

In oligoterapia si parla di diatesi, parola che deriva dal greco diàthesis che significa predisposizione. Menetrier così definisce le diatesi: “una diatesi si situa tra la salute e la malattia, essa traduce uno stato di disequilibrio che subentra all’equilibrio naturale e precede la lesione. Si tratta di una disfunzione che altera il funzionamento organico e che conduce progressivamente alla degenerazione”. Non esistono diatesi pure ma ogni in ogni individuo prevale una di queste diatesi.

In ogni caso, le 4 categorie sono suddivisibili in diatesi di nascita (1ª e 2ª) e in diatesi involutive (3ª e 4ª), caratterizzate da un deterioramento del terreno cellulare causato da un cattivo stile di vita e/o dall’invecchiamento.

1) DIATESI 1 – TIPO ALLERGICO

Il soggetto allergico reagisce in maniera violenta a tutte le aggressioni. E’ un soggetto pigro e di cattivo umore, che fa fatica ad alzarsi la mattina ma poi il suo livello energetico aumenta e fa fatica ad addormentarsi la sera. E’ solitamente dinamico, impaziente, passionale. Se in squilibrio può manifestare emicranie improvvise, forme eczematose, manifestazioni allergiche (anche alimentari). Può soffrire di raffreddori e turbe digestive oltre che di ipertiroidismo e tachicardia.

Il suo rimedio biocatalitico è l’oligoelemento manganese (Mn)

2) DIATESI 2 -TIPO IPOSTENICO O ARTROTUBERCOLARE

Questa diatesi manifesta uno stato di fragilità generale dove viene a mancare la resistenza a sforzi fisici ma anche intellettuali. Le patologie che si iniziano a manifestare in questo stato di fragilità possono evolvere verso forme croniche che riguardano in particolare: l’artitrismo e la tubercolosi. Il soggetto ipostenico è caraterrizato da un continuo stato di affaticamento e una predisposizione a malattie infettive soprattutto all’apparato respiratorio.

E’ un soggetto dal viso ovale, mani piccole e pelle bianca e fredda. E’ stanco soprattutto la sera e ha bisogno di sonni molto lunghi.

Se in squilibrio può manifestare sindromi influenzali, riniti,sinusiti, faringiti, bronchiti recidivanti, coliti, dismenoree, ipotiroidismo.

Il suo rimedio è il manganese-rame (Mn-Cu)

3) DIATESI 3-DISTONICO

Questa diatesi è un evoluzione della prima, viene definita anche “diatesi d’involuzione” poiché compare in seguito ai sintomi delle alterazioni della prima e/o seconda diatesi. Il soggetto distonico è astenico fin dal mattino, con progressivo peggioramento nel pomeriggio. Il suo sonno è caratterizzato da frequenti risvegli. E’ malinconico, tende all’ansia e talvolta alla depressione. Può avere disturbi come attacchi di panico o fobie.

Se in disequilibrio può manifestare forme di eczemi a partecipazione neurovegetativa, artrosi, ma soprattutto possono riguardare delle turbe genitali come stafilococchi, affezioni intestinali e tubercolosi acute, inoltre può presentare stanchezza agli arti inferiori, varici, emorroidi, formicolii a mani e avambracci, gastriti, coliti, meterosimo, amenorrea, ipermenorrea, indifferenza sessuale e fibromi uterini.

Il rimedio adattoa questa diatesi è il manganese-cobalto (Mn-Co)

4) DIATESI 4- ANERGICO

E’ la diatesi “vecchia”, che si trovava una volta nelle persone anziane mentre ora compare anche tra i trentenni. Si manifesta con alterazioni dell’intero organismo. Si manifesta con una assenza di reattività da parte dell’organismo, si assiste ad uno stato di stanchezza cronica, scarsa reattività, calo del desiderio sessuale, perdita delle capacità di concentrazione e memoria. Il soggetto anergico è caratterizzato da totale astenia, il suo sonno è irregolare e può soffrire di insonnia

Se in squilibrio può manifestare affezioni microbiche e virali gravi, può perdere la capacità di coordinare e manifesta un atteggiamento di rinuncia che porta all’isolamento e alla depressione.

Il rimedio indicato per questa diatesi è rame-oro-argento(Cu-Au-Ag)

L’uso degli oligoelementi può essere associato ad altri rimedi naturali come omeopatia e fitoterapia. E’ una cura che lavora in profondità e modifica la natura del malato per questo è importante essere costanti nell’assunzione e rivolgersi ad un esperto che sappia indicarci la nostra diatesi e il rimedio adatto a noi.

Le terapie con gli oligoelementi durano circa 3 mesi seguiti spesso da una sospensione di 15-30 giorni. La posologia non cambia in base all’età del paziente, se si tratta di bambini, adulti o anziani, ma varia in base alle reattività del paziente che risulta più alta laddove l’assunzione è più frequente.

fonte:www.dionidream.com

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