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Google spinge sui pagamenti: 50 milioni per Softcard e la sfida ad Apple

Il motore di ricerca prova a rivitalizzare un settore dove non ha sfondato con il Wallet, in risposta all’Apple Pay di Cupertino. Possibile un’alleanza con le compagnie di Tlc, At&t, Verizon e T-Mobile, che hanno alle spalle esperimenti fallimentari e sono le proprietarie di Softcard

Google si prepara a lanciare la guerra ad Apple sui pagamenti mobili. Il motore di ricerca starebbe infatti provando ad acquistare Softcard, un’azienda specializzata in pagamenti Nfc, (Near Field Communication), cioè quel sistema che permette di usare direttamente lo smartphone per pagare il conto. Sarebbe una mossa difensiva, visto che Apple ha rilasciato il sistema Apple Pay nello scorso novembre. Fonti citate dal Wall Street Journal, che ha rivelato la trattativa, dicono della volontà dei fondatori di Google, Larry Page e Sergey Brin, di “sfidare la compagnia di Cupertino sul suo stesso terreno”.

Pur senza conferme dalla sede di Mountain View, le indiscrezioni dicono di un’offerta da 50 milioni di euro.

La mossa sarebbe rilevante anche per il peso delle compagnie che stanno dietro Softcard: questa è infatti una joint venture formata nel 2010 tra i principali protagonisti della telefonia Usa: AT&T, Verizon e T-Mobile. Attualmente, il suo sistema è utilizzato in 200 mila punti vendita statunitensi ed è disponibile per gli smartphone che utilizzano sistema operativo Android e Windows Phone.

Nonostante la notevole diffusione, Softcard non ha ottenuto il successo sperato, tanto da costringere la società a optare per un piano di riduzione del personale, che ha portato al licenziamento di 60 dipendenti. Decisione dettata anche dalle perdite registrate nel bilancio: circa 15 milioni di dollari al mese.

Eppure il suo settore è in fermento. Dopo il debutto di Apple Pay, il mercato dei pagamenti mobile sta crescendo oltre ogni previsione: dai 12,8 miliardi di dollari del 2012 si raggiungeranno i 90 miliardi del 2017, il 48% in più rispetto al 2012. Gli analisti hanno dichiarato che dal 2019 i pagamenti tramite cellulare aumenteranno a 142 miliardi di dollari.

Anche PayPal, la società dei pagamenti di eBay che si appresta ad essere separata dal portale dello shopping online, avrebbe espresso interessamento per l’oggetto del desiderio di Google. Ma a favore del motore di ricerca andrebbe la predilezione degli azionisti di Softacard, motivata dal fatto che tutti distribuiscono smartphone che montano il sistema Android, sviluppato proprio da Mountain View.

Lo stesso Wallet, il primo sistema di pagamenti di Google, si è in realtà arenato sulla scarsa collaborazione da parte delle compagnie telefoniche. Anche Softcard, creata proprio dalle Tlc come contro-mossa al Wallet con il nome iniziale di Isis, non è riuscita a far breccia nel cuore dei consumatori. La soluzione per entrambe potrebbe essere proprio di superare gli attriti del passato, che hanno dato luogo a una doppia sconfitta, per far fronte comune contro Apple.

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